Maurizio Balducci nasce in un piccolo borgo della campagna Toscana nel
1959.
Dopo il diploma all’Istituto Tecnico per Geometri, svolge il tirocinio in uno studio di
architettura frequentando contestualmente, la Facoltà di Architettura di Firenze che
sospenderà, a causa dell’improvvisa malattia del padre che perderà a soli ventitré anni.
Riprenderà gli studi poco dopo per poi decidere di abbandonare qualche anno più tardi per
approfondire la conoscenza dell’architettura realizzandola sul territorio, grazie al proprio
studio di progettazione e design che fonderà nel 1990.
La sua vita è progetto: “Pro-gettare; protendere, gettare in avanti...nel senso di cosa si
farà”.
Il progetto è un’attitudine ed un sistema di elaborazione mentale che grazie alla conoscenza
tecnica di cui dispone, gli consente di conferire forma al pensiero.
Questo lo aiuterà molto ad intraprendere il percorso prettamente artistico ed a realizzare
opere in molteplici materiali.
In realtà l’arte è sempre stata la sua vera compagna non facendo un netto distinguo fra
architettura, design ed arti figurative.
Approda all’arte, abbandonando il proprio studio professionale, nel 2015 quando decide che
sarà il suo unico impegno lavorativo.
L’arte rappresenta per lui il modo più congeniale per esprimersi e dialogare con gli altri.
Un ponte e un legame che avvicina le persone rendendole partecipi al gesto creativo.
La prima esposizione personale a San Gimignano ha proprio il titolo “Natura ed Artificio”.
Iniziano le prime esposizioni in Toscana: in Via Cavour al Palazzo Panciatichi di Firenze,
sede del consiglio della Regione Toscana ed a Palazzo Medici Riccardi sempre a Firenze. Poi
a Palazzo dei Priori a Volterra, all’Abbazia di San Galgano a Chiusdino ed in altre location
di prestigio oltre ad alcune gallerie private.
Seguiranno altre esposizioni all’estero ed alcune installazioni permanenti sul territorio,
prevalentemente in acciaio.
Partecipa a quattro concorsi ricevendo tre riconoscimenti, fra i quali quello del concorso
internazionale indetto da Cairo Editore, “Premio Arte,” nel 2015 nella sezione scultura.
Vincitore del “Premio Artistico Giuliano Nozzoli”, 2022.